mercoledì 23 aprile 2014

a proposito del "Forum sui Beni Culturali"

promosso dall'Associazione Gastone Mariotti:


l'intervento del Presidente di Odysseus, Andrea Marcocci

Si fa un gran parlare negli ultimi tempi dei beni culturali. Pare che in molti abbiano scoperto all’improvviso la soluzione a tutte le crisi: paesaggio, storia e archeologia, prodotti tipici, piccolo artigianato locale, ecc.. Peccato che per ora se ne parli e basta, di fatti se ne vedono pochi. Alle amministrazioni locali pare manchi coraggio e convinzione, oltre ai soldi.
Eppure sempre più economisti dicono ciò che associazioni, enti del settore, ecc, affermano da molto tempo, e cioè che i beni culturali in genere, il paesaggio e le tipicità, sono una miniera tutta da scoprire. C’è chi stima in 1,5 punti di Pil le potenzialità del settore e chi ha detto che investire sulla cultura conviene sempre: fa bene al portafoglio e all’anima.
Emblematico è il caso della città mineraria di Lens, vicino a Parigi. Dopo un lungo periodo di crisi e spopolamento è rinata grazie ad un museo costruito nel 2012. Migliaia di turisti la visitano ogni anno, il lavoro non manca, la popolazione è aumentata. Un museo innovativo sia per quanto riguarda la struttura che per quanto riguarda l’esposizione.
Questa sfida dobbiamo coglierla anche noi. Non stiamo ad aspettare e non domandiamoci cosa gli altri possano fare per noi. Rimbocchiamoci le maniche e iniziamo a progettare il territorio. Ci vogliono idee e concretezza.
Talamone è un luogo bellissimo: Talamonaccio, le Cisterne, il Bengodi, il mare, la fortezza,ecc.. Può essere messo tutto in un percorso spazio-temporale innovativo. L’associazione Odysseus ha fatto delle proposte alla Soprintendenza per il recupero di alcune aree archeologiche, altre le farà all’amministrazione comunale.
Sarebbe opportuno costituire un gruppo, guidato magari dall’assessore alla cultura, formato da persone motivate e con competenze diverse per progettare insieme il futuro di questi luoghi. 






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