venerdì 19 settembre 2014

Alla riscoperta della Casa dello Scheletro

Visita guidata nel Museo e nell'Area Archeologica di Cosa.
Sabato 20 e domenica 21 Settembre in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, nate nel 1991 da un’azione congiunta del Consiglio d’Europa e della Commissione Europea con l’intento di potenziare e favorire il dialogo e lo scambio in ambito culturale tra le Nazioni Europee, in provincia di Grosseto, la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana offre aperture straordinarie  e visite guidate nei Musei e nelle Aree Archeologiche di Roselle, Vetulonia e Ansedonia. Presso il Museo Archeologico Nazionale di Cosa e la relativa area archeologica  la Soprintendenza, in stretta collaborazione con l’Associazione Archeologica Odysseus, propone due giornate dedicate alla riscoperta della cd. Casa dello Scheletro (orario 9-18, tel. 0564 884421). Questa abitazione, databile nel I sec. a.C., è inserita nel settore nord-ovest della città tra isolati a carattere residenziale, oggetto di scavo da parte dell’Accademia Americana in Roma negli anni 60 e 70 del secolo scorso.


Come è noto Cosa fu fondata dai romani nel 273 a.C. in funzione antietrusca e anticartaginese, dopo le vittorie riportate sui centri etruschi di Volsinii (Orvieto) e Vulci e costruita con un impianto regolare che ha avuto diverse fasi edilizie prima del definitivo abbandono, che risale ad epoca basso medievale.
Tra le abitazioni indagate la casa dello scheletro si distingue per l’impianto signorile dato dalla disposizione razionale degli ambienti intorno all’atrio, da un esteso ed elaborato giardino, dalla presenza di un secondo piano e dalla decorazione pavimentale a mosaico e parietale con affreschi in primo stile pompeiano.


Da uno stretto ingresso in origine chiuso da un ampio portale a due ante si entra nell’atrio compluviato, cioè con tetto con falde inclinate verso il basso che facevano convogliare le acque piovane in un bacino e, attraverso questo, in una cisterna scavata proprio sotto l’atrio che serviva per la raccolta delle acque piovane utilizzate come riserva idrica dell’abitazione. Intorno all’atrio sono disposti cucina, bagno, magazzini, camera da letto, sale di rappresentanze e triclinium accessibile dal giardino attraverso un porticato.
Lo scheletro di un individuo maschio adulto rinvenuto all’interno della cisterna che si apre sotto il pavimento dell’atrio e raggiunge 4 metri di profondità ha dato il nome all’abitazione.
Come tutta l’area archeologica che riveste un estremo interesse storico e da cui si gode una vista mozzafiato sul mare e l’Argentario, la Casa dello Scheletro necessita di monitoraggio continuo e manutenzione, per evitare l’accumulo di sporcizia trasportata dal vento e il degrado conservativo di strutture, intonaci e mosaici. Una tutela che può apparire uno sforzo titanico destinato al fallimento a fronte delle sempre più esigue risorse economiche riservate alla conservazione dell’ingente patrimonio archeologico e culturale italiano.
“Un bell’esempio di cittadinanza attiva quello dell’Associazione Archeologica Odysseus che affianca per l’occasione il personale del Mibact nella manutenzione delle strutture che faranno bella mostra di se in occasione delle Giornate Europee. Non solo, grazie al volontariato, sarà aperto un nuovo accesso agli scavi, che - sottolinea il dott. Andrea Pessina, Soprintendente per i Beni Archeologici della Toscana - consentirà di entrare nell’abitazione dal suo ingresso originario, camminando sull’antistante basolato romano e permetterà di vedere da vicino, accompagnati nella visita guidata, pavimenti e intonaci, così come i reperti rinvenuti negli scavi, mostrati e spiegati dal personale del Museo e dai volontari stessi”.
Per i più piccoli, o anche per chi voglia mettersi alla prova con questionari e quiz, sono previste attività di laboratorio e giochi che focalizzeranno l’attenzione su un vero e proprio “giallo” archeologico rappresentato dallo scheletro rinvenuto nella cisterna. Ma, come in tutti i thriller che si rispettino per sapere chi è “l’assassino” è necessario arrivare in fondo alla vicenda, in questo caso, seguire gli archeologici e i volontari “apprendisti archeologici” nel loro affascinante lavoro di detective della storia.
Dott.ssa Maria Angela Turchetti
Direttore del Museo Nazionale e dell’Area Archeologica di Cosa

Dispensa Casa dello Scheletro (pdf)




















venerdì 12 settembre 2014

In ricordo di Mario Gabrieli

Sabato 13 Settembre, a mezzogiorno, c'e stata una bella cerimonia per salutare Mario, che ci ha lasciato due settimane fa qui a Talamone.
Avevo visto Mario mille volte ma l'avevo conosciuto bene solo a Luglio, in occasione delle serate archeologiche "Talamo di Terra e Mare", il Circolo Vela Libera ci mise a disposizione per l'occasione le strutture, ma senza l'apporto di Mario, vera colonna del Circolo, sarebbe stato arduo riuscire a realizzare l'evento. Il mio personale rammarico è che ebbi in quelle serate la netta sensazione di aver conosciuto una persona eccellente e forse un nuovo prezioso amico.
In quel mare che amava e che aveva scelto per vivere, è stata lanciata una corona di fiori, chiunque lo conoscesse ha partecipare a quest'ultimo saluto uscendo in barca e unendosi alla flotta.

Qui i video



sabato 19 luglio 2014

Talamo di Terra e Mare

Sabato 26 e domenica 27 luglio le ultime due serate di Talamo, ecco il programma:








Cinque serate dedicate a storia, archeologia e valorizzazione del territorio. Al porto, presso il frangiflutti























martedì 13 maggio 2014

Le Terme e le Cisterne di Talamone nei disegni di Galli nel 1916


Pubblichiamo qui gli interessanti disegni dei rilievi delle Terme fatti da Edoardo Galli nella sua ispezione del 1916
da "HISTORIA. STUDI STORICI PER L'ANTICHITÀ CLASSICA"
(a cura del 'Popolo d'Italia') Anno 1, 1927




Pianta dell'edificio tracciata da Celso Taddei, assistente del Galli

Tracce della via romana lastricata nel fondo del fosso



Paricolare di muratura delle Terme di Talamone

Pianta e sezioni della cisterna annessa alle terme

Pianta della cisterna detta della "Vignaccia", (in realtà in loc. "Molinaccio")

mercoledì 23 aprile 2014

La cisterna romana di Talamone

Lo stato dell’archeologia, sistemazione e valorizzazione dei siti a Talamone:
le cisterne

Nella foto l’edificio come appariva intorno agli anni ’70
si può notare anche un probabile cartello indicativo



 lo stato attuale, gli arbusti stanno ormai compromettendo la struttura stessa





















Foto degli interni del 2009










Parete nord 2014
Interni nel 2014